martedì 21 giugno 2011

Nel mare di Palmi una nuova sirena

Qualcuno di voi forse avrà notato che in questi ultimi giorni non sono stata molto presente nel mio blog.
Sono passata invece rapidamente in quello degli altri, lasciando un commento, così per distrarmi un pò,  ringraziandovi, a mio modo,  solo per il semplice motivo di esistere.
La vita a volte ci riserva degli avvenimenti inaspettati che ti lasciano senza parole e ti riempono il cuore di tristezza e amarezza.
Così dopo un trentina di anni mi sono ritrovata a percorrere un'antica strada che da Ancona porta a Palmi, in provincia di Reggio Calabria.Qua c'è una parte della mia famiglia, ragazzi diventati uomini, ragazze diventate donne e uno stuolo di " nuovi arrivi " ( figli dei cugini ) ormai anche loro grandicelli, che portano una parte del tuo cognome, ma in realtà son perfetti sconosciuti.
Ci scrutiamo a vicenda così, per cercare di scoprire in quali tratti ci rassomigliamo, ma il momento non è dei migliori e quindi è meglio sorvolare.
Ma i ricordi riaffiorano lo stesso, prendono il sopravvento sulle circostanze e i luoghi, quei dolci luoghi rimangono sempre gli stessi, non cambiano mai.
Arriviamo e cerco dai finestrini della macchina di ritrovare qualcosa di famigliare, ma le case, le vie che passiamo, non mi dicono nulla. Ma possibile che mi sono dimenticata di tutto?
Poi d'improvviso un'urna con una statua della Madonna, nell'angolo della strada e .......finalmente riesco a ricordare. Sono cambiate tante cose da allora, i miei zii non ci sono più, ma è come se mi stessero dando il benvenuto lo stesso. Ciò mi conforta. Le emozioni si sommano ad altre emozioni " qua sotto la chiesa c'è la casa dove vivevano i nonni, l'hai vista? " mi dice il mio Cicerone dei ricordi.
Ah! così la casa dei nonni è ancora là.
Si è stata esternamente ristrutturata.
Si è vero la dentro i miei cari non ci sono più, ma ..........per me rimarrà sempre la casa dei nonni.
Rivedo la scala prima di entrare, quante cose hanno visto quei gradini e se mi sforzo un pò riesco a intravedere una ragazzina che seduta là scherzava con i suoi cugini, spensierata, gioiosa e incurante del tempo che inesorabilmente sarebbe passato.
Quella ragazzina ero io, nei miei 16 anni o giù di lì.
Ancora una volta confermo, gli anni passano e si portano via tante cose e tanti affetti, ma non i ricordi, quelli rimangono per sempre.
Una frase di benvenuto da parte di un cugino " cugina quante cose mi stai facendo ricordare " ne è la dimostrazione. Lo so siamo tutti un pò tristi e addolorati per quello che è successo, ma ho voglia comunque di ripercorre il passato, rivisitando alcuni dei luoghi che hanno fatto parte della mia adolescenza. Lo intuisce mio cugino e mi tiene subito gioco.
 Rivedo la zona della Marinella, il mare azzurro della Tonnara e la Villa dove ragazzine passeggiavamo tutte vanitose per vedere se qualche ragazzino ci aveva notato.
Tra quei scogli a strapiombo sull'acqua cristallina mi perdo e dentro quel mare di un turchese travolgente, so che da quel venerdì è nata una nuova sirena.
Quando si muore, la prima cosa che ti viene pensata è che nel paradiso da quel momento c'è un angelo in più.
Io però questa volta mi sento una cosa diversa, che quell'angelo ha buttato le ali, ha messo una bellissima pinna dai colori cangianti e si è buttata nel mare, il suo mare.
Il simbolo di Palmi è uno scoglio con un olivo, ormai secco sopra. Voglio pensare che questo scoglio diventi la tua casa e chissà  forse con il sorriso che hai sempre avuto nella vita puoi far rinascere questa pianta ormai avvizzita dal tempo.
Io cara sirena oltre ai fiori ti voglio donare un'altra cosa, i sapori della tua terra. Un pezzettino della tua Calabria me la voglio portare nella mia casa, per dedicarti quello che ne uscirà fuori dall'insieme di questi profumi inebrianti che sanno di mare, di sole e di magica terra.
" Scialatelli alla cipolla di Tropea "
Cucinare lentamente una cipolla di tropea con dell'olio, aggiungendo di tanto in tanto dell'acqua per non farla soffriggere. A parte preparare una salsa di pomodoro con del peperoncino fresco piccante.
Quando la cipolla è cotta versarla nel pomodoro.
Condire gli scialatelli con il sugo e spolverare abbondantemente con della ricotta salata.

 












Ciao Palmi veglia sullo scoglio con l'olivo e accarezza con il mare la tua giovane sirena.

giovedì 2 giugno 2011

Bistecche al barbecue al profumo della lavanda di Argos

Eccola qui la protagonista di questa giornata di festa infrasettimanale: la lavanda.
Guardandola sembrerebbe una lavanda come ce ne sono tante e invece no.
Innanzitutto viene dalla Grecia , o meglio viene da Argos, una piccola cittadina situata nella periferia del Peloponneso, dominata da un castello-fortezza ( kastro ).
Argos è un luogo che mi si è fermato nel cuore per diversi motivi.
Innanzitutto, il periodo nel quale ci siamo andati , la settimana di pasqua di due anni fa.
Chiese aperte in piena notte, forti odori di incenso e candele ovunque e cimiteri illuminati pieni di gente che durante la notte si recavano nelle tombe dei loro cari per adornarle con corone di fiori di tutti i tipi.
Ma il mio amore per Argos diciamo che è prettamente "olfattivo". Da quando sono uscita dalla macchina la prima cosa che mi ha attirato è stato il forte profumo di aranci che si percepiva ovunque.
Nelle piazze, nelle vie, in ogni strada questo aroma agrumato ti avvolgeva con una prepotenza che però non diventava mai abituale. C'era sempre una nota di fragranza diversa, a volte più forte, altre più delicata, altre ancora leggermente speziata. Insomma una meraviglia.
Ricordo che quella è stata la prima volta nella  vita che ho avuto il rammarico di non potermi portare via, in maniera tangibile, quella collezione eterea di profumi, così come si fa scattando delle fotografie o comprando dei souvenir.
In qualche modo comunque ho compensato. Ci siamo comprati due alberi di arancio ( Merlin ) , che ora sono piantati nel mio giardino, alberi che ci hanno regalato dei fiori " al profumo di Argos " e  spero ci regalino anche  dei dolci frutti e ............ ovviamente la pianta di lavanda che vedete nella foto. 
Come dicevo all'inizio, si tratta di una lavanda un po' particolare soprattuto per la sua fioritura.
E' dal mese di gennaio che fiorisce continuamente, con un profumo che cambia di volta in volta a seconda della stagione. Giorgio dice che Argos oltre che rimanermi nel cuore mi è rimasta anche nel naso, così per prendermi in giro, io invece sono convinta di quello che dico.
Comunque anche se lui parla parla, lo vedo che ogni tanto si avvicina alla piantina in questione osservandola dal punto " clinico-diagnostico ". Certo essendo chirurgo non potrebbe fare altro.
Spero solo che i suoi accertamenti non diventino mai invasivi.........Scherzavo!
Allora torniamo nel vivo della trama di questo post.
Vi avevo parlato di quel libro che avevo comprato tempo fa dal titolo " Cucinare con i fiori " di Lina Marenghi.
Allora sfogliandolo mi sono imbattuta in una ricetta chiamata " lavanda sul barbecue ".
Non avrei potuto trovare modo migliore per sperimentare la mia tanta amata piantina profumata.
Per prima cosa sono uscita nel mio orto  per fare la spesa di tutto quello che mi occorreva.
Alloro, solo qualche foglia.
Un bel limone, succoso e senza semi.


Qualche rametto di rosmarino.






Alcuni rametti di santoreggia.




Qualche foglia di Salvia officinalis.
Un rametto di erba limoncina con il suo fiore profumatissimo.


Dunque con questo raccolto di aromi e profumi si torna a casa per preparare la marinatura delle bistecche da fare sulla brace.
Ah! dimenticavo uno spicchietto di aglio, anche quello fatto in casa.
Allora si prendono tutti gli aromi, compreso il mazzetto di fiori di lavanda.
Si tagliano finemente dentro un recipiente abbastanza grande.
Si aggiunge dell'olio di oliva ( di Zante ), il succo di un limone e un cucchiaino di semi di senape.
Si bagnano bene le bistecche, girandole e rigirandole più volte per farle insaporire bene.
Ovviamente il secondo chef è alle prese con il barbecue.
Rami, carbone tagliato a grossi pezzi e foglie di salvia ( per tenere lontane le zanzare ) unite all'abilità del" secondo operatore " sono più che sufficienti per attizzare una bella brace.
A brace pronta si mettono le bistecche a cuocere, salandole e pepandole solo a fine cottura.
Niente male no? Vi assicuro che il sapore e il profumo farebbero risuscitare anche i morti.
Ah! come ultima cosa non ci dimentichiamo che mentre i due chef erano alla prese con il secondo, un terzo chef ( anzi terza, trattandosi della mamma ) si cimentava in un primo davvero con i fiocchi " orecchiette con sugo di  polpettine di menta (nostra ovviamente ), devo dire veramente speciale.
Ci potevamo rovinare sul bere? eh! no cari amici una bella birra De Molen esattamente Piek & Ballen non poteva mancare.
Devo assolutamente dire a fine di tutto " esperimento lavanda di Argos riuscito alla perfezione " E voi che ne dite ?
http://wwwlecoqchante-lecoqchante.blogspot.com/2011/07/la-spighetta-di-san-giovanni-contest.html#comment-form




Con questo post partecipo al contest " la spighetta di San Giovanni " di lecoqchante.