venerdì 5 agosto 2011

Le seppie ubriache dal mare di Kalamos

Ricordate di quando vi avevo parlato del paesino appena svegliato dal lungo letargo invernale: Kalamos? Ebbene.......eccoci di nuovo qui. Per dire la verità sono un pò emozionata perché mentre vi sto scrivendo mi trovo appunto in questo splendido pezzetto azzurro di Grecia. Non ci posso credere il mio primo post in terra ellenica. Chiavetta USB straniera e via per nuovi orizzonti e nuove emozioni. Devo dire che l'atmosfera e anche la temperatura è un pò cambiata dall'ultima volta che ci sono venuta.  Adesso Kalamos è nel pieno del suo miglior vigore. Tutte la case sono aperte (o quasi tutte, per via della crisi, penso ) le spiagge sono piene di villeggianti, le taverne e i bar sono popolate di nuovo da stuoli di persone e il clima ( questa volta non mi ha fregato ) è prettamente estivo. A costo di sembrare ripetitiva non può mancare la solita passeggiatina mattutina nel piccolo e pittoresco porticciolo. E' bellissimo trovarsi là di mattina presto. Un turbinio di colori e rumori ti prendono con un fascino tutto particolare. Minuscole barchette colme di reti portano a riva tutto il sapore e la freschezza che questo mare sà offrire. Per questi pescatori il lavoro non finisce in mare. Ci sono mille cose da fare prima di ritornare a pescare. E' stupefacente vedere come muovono le loro mani tra le trame sottili delle reti. Con una abilità data dagli anni, " streccciano " i fili per liberarare alcuni dei pesci che sono rimasti impigliati. Un' esperienza che si può notare da come "rammendano" le interminabili  stoffe che gettano in questo blu intenso, Sembrano antiche massaie alle prese con i calzini bucati. Tutto và risistemato e preparato per il giorno dopo, quando partiranno di nuovo alla ricerca del loro pane quotidiano. Perdersi in questo dolce frastuono è facile. Perdersi tra le casse ricolme di pesce, che ancora si muove, è un attimo.   
Devo dire che la scelta, volendo comprare qualcosa, non è semplice. C'è il tonno che appena pescato, viene tagliato in grosse fette dal pescatore. Le sogliole che freschissime ancora si muovono nella loro cassetta..........insomma tutto è meravigliosamente travolgente. A questo punto una cosa mi viene in aiuto. Pensandoci bene tutto questo pesce ha due caratteristiche principali, secondo me, la prima la freschezza e la seconda l'aroma di questo mare Egeo. E' vero il mare in questo caso sembra essere un sapiente chef che insaporisce con i suoi aromi, sapori e profumi le carni degli abitanti del regno sottomarino di Kalamos. Questo pesce è come " ubriacato " dal suo mare e allora cosa c'è di meglio delle seppie da fare magari " ubriacate " con un buon vino greco ? Ok! affare fatto. Vada per le seppie. Innanzitutto già che ci siamo facciamocele pulire un pò dal pescatore che noncurante del servizio fotografico che gli stò facendo  mette in opera la sua arte con destrezza. E' ora di tornare a casa la cucina ci aspetta.
Ingredienti: seppie ( Sarebbe meglio di Kalamos ) , vino bianco chardonnay ( di Drama, località del nord della Grecia ), olio evo ( di Kalamos ), cipolla, sale tagliato grosso e pepe in grani (dell' Anatolia ).
Preparazione: Pulire ulteriormente le seppie, tagliarle a listerelle non troppo sottili. Far soffriggere la cipolla ( 1 o 2 a seconda della loro grandezza ) con l'olio. Appena la cipolla incomincia a imbiondire versare la seppia. Lasciarla insaporire ben bene. Aggiungere sale e pepe ( in scaglie grosse il sale e in grani interi il pepe ). Versare quasi metà della bottiglia di vino bianco, aumentando l'intensità del fornello, per far evaporare un pò dell'alcol. Dopo due o tre minuti aggiungere ancora un bicchiere di vino e coprire subito con il coperchio. Far cucinare a fuoco lento.   Che dire il pranzo greco è servito!!!!!!!!!!!!!!!               " occhionero " ) cucinati con pomodoro fresco.  Serviamo il tutto con del fresco vino bianco.                                                 Kalì orexi !!!!!!!!                                              Buon appetito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!                                                                                   



































Accompagnamo le nostre seppie ubriache con formaggio Anthotyro e feta.
Marides to tsigani ( frittura di pesce), insalata greca e ambelofasula ( fagiolini freschi della specie


Un grazie di cuore ai superbi pescatori di questo splendido mare.
Con il post " le bistecche al berbecue al profumo della lavanda di Argos "http://itacanelcuore-annamaria.blogspot.com/2011/06/bistecche-al-barbecue-al-profumo-della.html partecipo al fantastico contenst di Lecoqchante http://wwwlecoqchante-lecoqchante.blogspot.com/2011/07/la-spighetta-di-san-giovanni-contest.html