domenica 20 febbraio 2011

I RICORDI E I PROFUMI DALL'ISOLA DEL CAPITANO CORELLI

Erbetta X
Il prato sconosciuto
Eh! si stiamo parlando proprio di lei, della magnifica isola di Cefalonia, meta della passata vacanza estiva. In questa domenica, dove la primavera stenta ancora ad arrivare,mi ritorna in mente con tutto il suo bouquet di sensazioni, profumi, aromi e ricordi. Complice un piccolo quadratino di terra che osservo dalla mia finestra. Un quadratino coltivato con dei semi un po' speciali, provenienti proprio da là.Il risultato, un minuscolo prato di erba aromatica.Fin qua niente di strano, se non fosse che il mistero aleggia sulla specie di questa chiamiamola "insalatina". I semi li ha comprati " lo chef di casa " da un vecchietto di un paesino di nome Lixouri, insieme a tante altre cose.Ovviamente quando parlava con questo isolano, io non capivo niente, vista la lingua,e mi sono fidata.Ricordo di avergli detto " che cos'è ? " e lui pronto mi ha risposto " questa è una prelibatezza locale, serve per aromatizzare diverse pietanze, si mette anche nell'insalata, dice che è speciale." " ma ti ricordi poi come si chiama ? " " Tranquilla !!!! " Il risultato ......... Non sappiamo a tuttora come diavolo si chiami e nonostante ricerche accurate su internet quel pezzo di verde nella mia terra non ha ancora un nome. Decidiamo allora di assaggiarne le foglie, che sono un po' strane. Le cime hanno vagamente la forna di una cozza con sopra un delicato ciuffetto.Dal tatto si intuisce che la parte commestibile possa essere l'estremità dello stelo che risulta un po' più tenero. " Provi tu o provo io ? " alla fine lo chef si sacrifica.Mi aspetto da un momento all'altro qualche versaccio poco piacevole, quindi senza farmi accorgere, mi allontano un po', non si sa mai.E invece " Um!!!!!!!! ma è buona sa di pisello " . La provo anche io ed ha ragione, sembra di avere un pisello appena sgranato tra i denti.Si passa allora alla seconda fase dell'esperimento, provarla a cuocere.Detto fatto!! riporto passo per passo una ricetta inventata con l'ingrediente sconosciuto. INGREDIENTI:
1 cipolla bionda, un porro, olio EVO, due mazzetti di aneto, prezzemolo, sei carciofi romani tagliati a quattro, semi di amaranto, pepe nero lungo, patate, un bicchiere di vino rosè, sale " ovviamente " di Cervia questa volta in versione dolce e .............l'erbetta che chiameremo "Erbetta X"  
PREPARAZIONE:
Soffriggere in una larga casseruola ( non ve lo dico di che cosa ) la cipolla, il porro, il prezzemolo, l'aneto.Quando il tutto risulta dorato aggiungere i carciofi ( tagliati e tenuti a bagno con il limone per 30 minuti ) e l'erbetta X.Far insaporire per cinque minuti e mettere pepe appena pestato, sale, amaranto.Completare con le patate tagliate a spicchi, un bicchiere di vino e acqua.Far sobbollire un po' e cucinare a fuoco moderato con il coperchio per circa un ora e trenta minuti. Da parte preparare per la fricassea. In una tazza versare due cucchiai del sugo di cottura.
Intanto montare a neve il bianco di un uovo, aggiungere il tuorlo, il succo di un limone e incorporare con il sugo messo da parte prima nella tazza.Quando i carciofi e le patate saranno cotte versare sopra la fricassea così preparata. Spegnere il fuoco,girare il tutto solo muovendo la casseruola tra le mani e coprire subito con il coperchio. Ragazzi cari " una cosa dell'altro mondo". Mi sembrava proprio di essere in Grecia.
una foto del dietro le quinte
il vero mandolino del capitano Corelli
E allora mi sono detta chissà che cosa avrebbe detto assaggiando questo piatto il capitano Corelli? Sicuramente mi avrebbe ringraziato dell'invito e per me avrebbe anche gradito e non di poco questo piatto particolare. Magari mi avrebbe anche dedicato una canzone suonata con il suo mandolino.


Locandina del bar dove è stato girato il film
Per vostra conoscenza le foto del " mandolino del capitano Corelli " sono state tratte da qua.


 gustate il vostro caffè nel luogo dove è stato girato il film "il mandolino del capitano Corelli". Che bella esperienza.



Ah! quasi mi dimenticavo. Se qualcuno di voi sa come si chiama l'erbetta X che me lo faccia sapere così da poter completare la ricetta con il nome del giusto ingrediente.Fino ad allora la chiamerò "CARCIOFI, PATATE E X ALLA CORELLI "
il soffritto
  

7 commenti:

  1. Questo film l'ho visto un centinaio di volte..Cefalonia solo da lontano e questa erba X mai!! Ho chiesto anche all'esperto di famiglia ma non la conosce bene, dice che dev'essere della famiglia dei lathyrus, Cmq se trovo qualcosa a riguardo te lo dico! Un abbraccio

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  2. Grazie Ornella sei un amica.Ci risolveresti un grande enigma.Un bacio.

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  3. Grazie tanto Annamaria per visitare il mil blog e sono felice a fare la tua conoscienza. Capisco un puo Italiano e questo herbo "tranquilla" mi sempre come "fava" in Greco "louvana" in Cipriota. La mia mamma lo facevo insalata ma non l'ho mai visto in Atene.

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  4. Ciao Annamaria, è un Lathyrus ochrus, guarda in questo sito qui la 3 e 4 foto:

    http://www.maltawildplants.com/FABC/Lathyrus_ochrus.php

    Un abbraccio

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  5. Ornella sei un mito.Solo che mi sembra strano che diventino così grandi.Forse è una sottospecie.Comunque è uguale come forma e struttura.Ti farò sapere se scopro qualcosa di più.Un bacio grosso grosso te lo meriti.Ciao

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  6. ciao Annamaria!! grazie di seguire il mio blog, benvenuta!!
    anche io ho un sacco di bambole, vecchie e moderne... la mia preferita rimane la Barbie.
    Appena mi organizzo, anche io voglio mettere le foto della mia collezione nel mio blog.
    per ora la mia passione più grande rimangono le miniature e la casa di bambole.
    ho un blog di cucina, anche. se sei interessata alle mie ricette, puoi leggerle qui:
    http://lericettedicockerina.blogspot.com/

    per rispondere alla tua domanda, non sono nè su Twitter, nè su Facebook, mi spiace...
    un bacio e buon inizio di settimana!
    Caterina

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  7. Annamaria si, esattamente quello che ho visto sul tuo blog sono papoules. Piantare i semi e provare un insalata di materie prime direttamente o con altre verdure e olio d'oliva con l'aceto. E 'molto gustosa.

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