No, questo titolo non è una trovata fantasiosa per attirare a mò di pubblicità più gente possibile alla lettura del post, ma sacrosanta verità e se seguirete il racconto ve ne accorgerete.
Vacanze estive, ottima partenza dal porto di Ancona fino a Patrasso ed arrivo alla nostra casettina a Kalamos ( Attica ) per goderci un pò di relax in famiglia.
Il bello di questi paesinini che io chiamerei " stagionali " perchè quasi esclusivamente abitati in estate, hanno un sacco di caratteristiche veramente pittoresche.
Una di queste è il continuo peregrinare di ambulanti, che con il loro furgoncino, passano davanti ad ogni casa, proponendo la loro merce o anche il loro mestiere.
Si servono di un autoparlante o anche solo di un microfono molto rudimentale per dichiarare o meglio urlare offerte a non finire. Il guaio è che ovviamente parlano in greco e quindi tutte le volte che arrivano nei nostri paraggi ho bisogno del traduttore personale per capire qual'è il magico carico in questione.
Così scopro che vendono terra di castagne, altre volte legna da ardere oppure si offrono per svuotare cantine o per piccoli lavoretti, insomma diciamo che sono abbastanza intelligenti nel proporre cose o aiuti vari a chi dopo quasi un anno riapre la propria casa.
Una mattina nel solito vagabondare di questi urlatori un qualcosa mi incuriosisce più del solito.
Capisco che si tratta di basilico, ma la parola che la precede non riesco a decifrarla bene, anche se non mi è del tutto sconosciuta. Esco dal bagno e chiedo al mio interprete " di che basilico stà parlando ? " prontamente risponde " basilico del Monte Athos " , " basilico del Monte Athos ? .........Ti prego ti prego ti prego fermalo subito...... lo voglio, lo voglio , lo voglio.......! E così con gesto rapido ed efficace blocca l'ambulnate e in men che non si dica due belle piantine di basilico sono nel nostro giardino. E già si tratta di due piante, perchè una cresce per larghezza, mentre l'altra diventa alta.
" Adesso mi devi spiegare che ce ne facciamo di queste piante, lo sai che quando partiamo da quà continuiamo la vacanza per un'altra settimana......e le piante dove le mettiamo ? " Non lo so , in qualche modo farò, fammici pensare su " rispondo nervosamente.
Intanto passano i giorni e le due piantine si fanno ogni giorno più belle e più profumate.
Ogni volta che le vedo mi sembra di possedere un prezioso tesoro, pensando da dove vengono.
Arriva la nostra partenza e al basilico del Monte Athos viene a far compagnia anche quattro piantine di basilico di Volos e una gardenia di Pilio. La faccenda si fà sempre più complicata. Alla fine arrivo alla conclusione dicendo " ma insomma e chi và in giro con gli animali come fà ? non si deve trovare il posto adatto, l'acqua e tutto il necessario che serve loro ? faremo finta che sia così........ o almeno ci proviamo." Così carichiamo tutti i nostri bagagli e le nostre piante, alle quali abbiamo già dato la loro prima razione di acqua.Le bottiglie di plastica ovviamente sarà meglio che ce le portiamo con noi per riempirle alla prima fontana di passaggio.
Ovviamente aria condizionata in macchina, con il finestrino dietro tirato giù di poco.
Prima tappa Mistrà (anche se solo di passaggio). Devo dire che questo posto è meraviglioso a dir poco. Ci credo che è stato dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.http://it.wikipedia.org/wiki/Mistra.
Una bella fontanella sgorga da un albero, meglio fare rifornimento. Peccato che abbiamo poco tempo e bisogna proseguire. Direzione Monemvasia. Meglio avviarci prima che diventi buio. Intanto con il vento serale arrivano da dietro la macchina dei forti sentori di basilico, niente di più rilassante.
Eccoci varcare il ponte per Monemvasia, uno splendore di paesaggio. Devo dire che siamo anche fortunati, visto che al primo tentativo riusciamo a trovare un' ottima sistemazione per i due giorni che decidiamo di rimanere là.http://www.lazareto.gr/
Un insieme di stanze e appartamentini costruiti sulla roccia, formano un piccolo paradiso, dove ovviamente anche le nostre piantine trovano più che sollievo. Tirate giù dalla macchina e sistemate insieme alle altre dell'hotel sembrano essere state li da sempre. Un pò di acqua minerale, in mancanza di acqua corrente può far solo bene al nostro basilico. Poco importa se l'acqua costa di più delle piante.L'importante è portarle a casa sane e salve.Passano anche i due giorni e si parte alla volta di Kythera un isola che si trova nel sud della Grecia, tra il Peloponneso e Creta. Si carica di nuovo il prezioso bagaglio vegetale e via da Neapoli con il ferryboat alla volta dell'isola di Venere. Anche qui i santi ci aiutano per l'ottima sistemazione che siamo riusciti a trovare.L'hotel Porto delfino si trova nella località di Kapsali ( il porto della capitale dell'isola ).http://www.portodelfino.gr/it/alberghi.php
A me stà venendo il dubbio che le piante abbiano già da prima prenotato l'albergo. E dal panorama che si vede dal nostro balcone personale credo proprio che sia così. Devo dire che l'aria isolana conferisce sicuramente alla sopravvivenza dei nostri esserini " Quattro zampe......ehm! volevo dire Quattrocento foglie ". Il giorno prima della nostra ripartenza mentre ci trovavamo in un bar su una delle innumerevoli spiaggette, vediamo una pianta stranissima. Sembra esotica e i suoi fiori piccolissimi e gialli hanno un profumo agrumato da far paura. Uno scambio di sguardi e di li a poco un ramo di questa è già dentro la macchina.
Se vive là con il vento che tira " a forza mille " non è detto che non viva da noi. E così tornati nell'albergo, prendiamo una pianta di basilico, la mettiamo dentro la vasca da bagno, inumidiamo un pò il terreno e creiamo un piccolo spazietto per la nuova ospite. Della serie " se campa, campa . Non paghi di ciò quando pensavamo che su tutta l'isola non c'era un vivavio, ecco che all'improvviso ci compare davanti, come una oasi sul deserto. Purtroppo il cancello è chiuso, ma voi credete che basta un cancello serrato per abbandonare i nostri pensieri bellici. Eccolo là in nostro aiuto un bel cartello con tanto di telefono cellulare che ovviamente non tardiamo a comporre. Di lì a poco un fuoristrada arriva con il titolare e consorte della piccola impresa.
L'intento iniziale era quello di comprare un vaso con una foggiatura tipica dell'isola, ma ovviamente......E così ci carichiamo di due piccole piantine di gelsomino dal fiore strano " assomiglia a una piccola rosa " , una specie di gelsomino dal fiore allungato e..........la fatidica pianta sorella di quella estirpata la mattina stessa ( ci dicono che viene da Rodi ). La mattina del giorno seguente ci svegliamo quasi all'alba per sistemare l'innuerevole bottino. E' inutile dire che le piante non sono l'unica merce comprata e così insieme a basilici, gelsomini e via dicendo fanno sfoggia di sè anche vari e multipli prodotti enograstronomici. Arriviamo al porto e nel frattempo che aspettiamo la nave, mangiamo qualcosa e notiamo sulla spiaggia dei bulbi radicati nella sabbia con dei splendidi fiori bianchi. Chissà cosa saranno ? coltellino a disposizione e via con l'ultima refurtiva. Intanto ci si imbarca e da Neapoli arriviamo a Naplio , un amore di città.http://en.wikipedia.org/wiki/Nafplio Sono sicura che in questo viaggio qualche santo del monte Athos abbia guidato la nostra macchina. Guardate il panorama della nostra finestra. Per ovvi motivi non scarichiamo le piante dalla macchina ( penso che ancora eravamo li ) provvigione di acqua fresca garantita e via per l'ultima sera in terra greca. L'indomani mattina si parte per Patrasso. A me l'esperimento delle piante in vacanza sembra riuscito, aspettiamo l'arrivo in Italia per conferma.
Che vi dicevo basilico & company in ottima forma. Mia madre ci guarda un pò stravolta perchè non riesce a capire come faceva ad entrare tutte quelle cose dentro la nostra macchinina ( che per me si allunga al bisogno ). Omaggiamo subito la statua della nostra madonna con il basilico vacanziero, niente di pi' sensato e sentito visto che il monte Athos è considerato da sempre il giardino della Madonna. Però dopo tutto questo peregrinare non si può non scrivere in qualche modo qualcosa che rimanga ai posteri. Non parlo della vacanza all'insegna del pollice verde ma di qualcosa di più tangibile. Ecco dunque la ricetta del pesto con il basilico del monte Athos.
Ingredienti principali: Basilico ( lavato e asciugato su un canovaccio , i nostri pinoli dalle nostre pigne, sale in grani di Kytira, aglio (1 spicchio ogni trenta foglie , sempre di Kytira), olio ( aromatizzato da noi con il basilico ), pecorino sardo e parmigiano reggiano e un mortaio di marmo con pestello di legno.
Preparazione: preparare volta per volta nel mortaio il basilico, 1 spicchio di aglio e il sale. Ruotare il più dolcemente possibile il preparato per non traumatizzare in maniera eccessiva il basilico. Evitare di sbattere.Versare in una tazza capiente e coprire con dell'olio per evitare che il basilico diventi scuro. Terminati gli ingredienti metterli nella pirofila che poi servirà per condire la pasta, aggiungere i pinoli (leggermente pestati) e i due tipi di formaggio grattugiati.
Aggiustare di olio per rendere il composto il più cremoso possibile.
Posso dire solo una cosa, a me sembra di essere ancora in vacanza.
Grazie ai santi, al basilico e anche un pochino a noi per la testardaggine avuta in questa impresa e ovviamente a tutte le persone che vorranno con grande pazienza cimentarsi nella lunga lettura di questo forse un pò troppo lungo post. Arrivederci e a presto.
Vacanze estive, ottima partenza dal porto di Ancona fino a Patrasso ed arrivo alla nostra casettina a Kalamos ( Attica ) per goderci un pò di relax in famiglia.
Il bello di questi paesinini che io chiamerei " stagionali " perchè quasi esclusivamente abitati in estate, hanno un sacco di caratteristiche veramente pittoresche.
Una di queste è il continuo peregrinare di ambulanti, che con il loro furgoncino, passano davanti ad ogni casa, proponendo la loro merce o anche il loro mestiere.
Si servono di un autoparlante o anche solo di un microfono molto rudimentale per dichiarare o meglio urlare offerte a non finire. Il guaio è che ovviamente parlano in greco e quindi tutte le volte che arrivano nei nostri paraggi ho bisogno del traduttore personale per capire qual'è il magico carico in questione.
Così scopro che vendono terra di castagne, altre volte legna da ardere oppure si offrono per svuotare cantine o per piccoli lavoretti, insomma diciamo che sono abbastanza intelligenti nel proporre cose o aiuti vari a chi dopo quasi un anno riapre la propria casa.
Una mattina nel solito vagabondare di questi urlatori un qualcosa mi incuriosisce più del solito.
Capisco che si tratta di basilico, ma la parola che la precede non riesco a decifrarla bene, anche se non mi è del tutto sconosciuta. Esco dal bagno e chiedo al mio interprete " di che basilico stà parlando ? " prontamente risponde " basilico del Monte Athos " , " basilico del Monte Athos ? .........Ti prego ti prego ti prego fermalo subito...... lo voglio, lo voglio , lo voglio.......! E così con gesto rapido ed efficace blocca l'ambulnate e in men che non si dica due belle piantine di basilico sono nel nostro giardino. E già si tratta di due piante, perchè una cresce per larghezza, mentre l'altra diventa alta.
" Adesso mi devi spiegare che ce ne facciamo di queste piante, lo sai che quando partiamo da quà continuiamo la vacanza per un'altra settimana......e le piante dove le mettiamo ? " Non lo so , in qualche modo farò, fammici pensare su " rispondo nervosamente.
Intanto passano i giorni e le due piantine si fanno ogni giorno più belle e più profumate.
Ogni volta che le vedo mi sembra di possedere un prezioso tesoro, pensando da dove vengono.
Arriva la nostra partenza e al basilico del Monte Athos viene a far compagnia anche quattro piantine di basilico di Volos e una gardenia di Pilio. La faccenda si fà sempre più complicata. Alla fine arrivo alla conclusione dicendo " ma insomma e chi và in giro con gli animali come fà ? non si deve trovare il posto adatto, l'acqua e tutto il necessario che serve loro ? faremo finta che sia così........ o almeno ci proviamo." Così carichiamo tutti i nostri bagagli e le nostre piante, alle quali abbiamo già dato la loro prima razione di acqua.Le bottiglie di plastica ovviamente sarà meglio che ce le portiamo con noi per riempirle alla prima fontana di passaggio.
Ovviamente aria condizionata in macchina, con il finestrino dietro tirato giù di poco.
Prima tappa Mistrà (anche se solo di passaggio). Devo dire che questo posto è meraviglioso a dir poco. Ci credo che è stato dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.http://it.wikipedia.org/wiki/Mistra.
Una bella fontanella sgorga da un albero, meglio fare rifornimento. Peccato che abbiamo poco tempo e bisogna proseguire. Direzione Monemvasia. Meglio avviarci prima che diventi buio. Intanto con il vento serale arrivano da dietro la macchina dei forti sentori di basilico, niente di più rilassante.
Un insieme di stanze e appartamentini costruiti sulla roccia, formano un piccolo paradiso, dove ovviamente anche le nostre piantine trovano più che sollievo. Tirate giù dalla macchina e sistemate insieme alle altre dell'hotel sembrano essere state li da sempre. Un pò di acqua minerale, in mancanza di acqua corrente può far solo bene al nostro basilico. Poco importa se l'acqua costa di più delle piante.L'importante è portarle a casa sane e salve.Passano anche i due giorni e si parte alla volta di Kythera un isola che si trova nel sud della Grecia, tra il Peloponneso e Creta. Si carica di nuovo il prezioso bagaglio vegetale e via da Neapoli con il ferryboat alla volta dell'isola di Venere. Anche qui i santi ci aiutano per l'ottima sistemazione che siamo riusciti a trovare.L'hotel Porto delfino si trova nella località di Kapsali ( il porto della capitale dell'isola ).http://www.portodelfino.gr/it/alberghi.php
A me stà venendo il dubbio che le piante abbiano già da prima prenotato l'albergo. E dal panorama che si vede dal nostro balcone personale credo proprio che sia così. Devo dire che l'aria isolana conferisce sicuramente alla sopravvivenza dei nostri esserini " Quattro zampe......ehm! volevo dire Quattrocento foglie ". Il giorno prima della nostra ripartenza mentre ci trovavamo in un bar su una delle innumerevoli spiaggette, vediamo una pianta stranissima. Sembra esotica e i suoi fiori piccolissimi e gialli hanno un profumo agrumato da far paura. Uno scambio di sguardi e di li a poco un ramo di questa è già dentro la macchina.
Se vive là con il vento che tira " a forza mille " non è detto che non viva da noi. E così tornati nell'albergo, prendiamo una pianta di basilico, la mettiamo dentro la vasca da bagno, inumidiamo un pò il terreno e creiamo un piccolo spazietto per la nuova ospite. Della serie " se campa, campa . Non paghi di ciò quando pensavamo che su tutta l'isola non c'era un vivavio, ecco che all'improvviso ci compare davanti, come una oasi sul deserto. Purtroppo il cancello è chiuso, ma voi credete che basta un cancello serrato per abbandonare i nostri pensieri bellici. Eccolo là in nostro aiuto un bel cartello con tanto di telefono cellulare che ovviamente non tardiamo a comporre. Di lì a poco un fuoristrada arriva con il titolare e consorte della piccola impresa.
L'intento iniziale era quello di comprare un vaso con una foggiatura tipica dell'isola, ma ovviamente......E così ci carichiamo di due piccole piantine di gelsomino dal fiore strano " assomiglia a una piccola rosa " , una specie di gelsomino dal fiore allungato e..........la fatidica pianta sorella di quella estirpata la mattina stessa ( ci dicono che viene da Rodi ). La mattina del giorno seguente ci svegliamo quasi all'alba per sistemare l'innuerevole bottino. E' inutile dire che le piante non sono l'unica merce comprata e così insieme a basilici, gelsomini e via dicendo fanno sfoggia di sè anche vari e multipli prodotti enograstronomici. Arriviamo al porto e nel frattempo che aspettiamo la nave, mangiamo qualcosa e notiamo sulla spiaggia dei bulbi radicati nella sabbia con dei splendidi fiori bianchi. Chissà cosa saranno ? coltellino a disposizione e via con l'ultima refurtiva. Intanto ci si imbarca e da Neapoli arriviamo a Naplio , un amore di città.http://en.wikipedia.org/wiki/Nafplio Sono sicura che in questo viaggio qualche santo del monte Athos abbia guidato la nostra macchina. Guardate il panorama della nostra finestra. Per ovvi motivi non scarichiamo le piante dalla macchina ( penso che ancora eravamo li ) provvigione di acqua fresca garantita e via per l'ultima sera in terra greca. L'indomani mattina si parte per Patrasso. A me l'esperimento delle piante in vacanza sembra riuscito, aspettiamo l'arrivo in Italia per conferma.
Che vi dicevo basilico & company in ottima forma. Mia madre ci guarda un pò stravolta perchè non riesce a capire come faceva ad entrare tutte quelle cose dentro la nostra macchinina ( che per me si allunga al bisogno ). Omaggiamo subito la statua della nostra madonna con il basilico vacanziero, niente di pi' sensato e sentito visto che il monte Athos è considerato da sempre il giardino della Madonna. Però dopo tutto questo peregrinare non si può non scrivere in qualche modo qualcosa che rimanga ai posteri. Non parlo della vacanza all'insegna del pollice verde ma di qualcosa di più tangibile. Ecco dunque la ricetta del pesto con il basilico del monte Athos.
Ingredienti principali: Basilico ( lavato e asciugato su un canovaccio , i nostri pinoli dalle nostre pigne, sale in grani di Kytira, aglio (1 spicchio ogni trenta foglie , sempre di Kytira), olio ( aromatizzato da noi con il basilico ), pecorino sardo e parmigiano reggiano e un mortaio di marmo con pestello di legno.
Preparazione: preparare volta per volta nel mortaio il basilico, 1 spicchio di aglio e il sale. Ruotare il più dolcemente possibile il preparato per non traumatizzare in maniera eccessiva il basilico. Evitare di sbattere.Versare in una tazza capiente e coprire con dell'olio per evitare che il basilico diventi scuro. Terminati gli ingredienti metterli nella pirofila che poi servirà per condire la pasta, aggiungere i pinoli (leggermente pestati) e i due tipi di formaggio grattugiati.
Aggiustare di olio per rendere il composto il più cremoso possibile.
Posso dire solo una cosa, a me sembra di essere ancora in vacanza.
Grazie ai santi, al basilico e anche un pochino a noi per la testardaggine avuta in questa impresa e ovviamente a tutte le persone che vorranno con grande pazienza cimentarsi nella lunga lettura di questo forse un pò troppo lungo post. Arrivederci e a presto.
ma che bella vacanza e che bel racconto!
RispondiEliminati dirò che anche io ho fatti dei viaggi con piante. partendo da milano con delle piante per la ns. casa in grecia. e partendo da ancona con altre piante per la nostra casa a milano!!!!!
un abbraccio.
corrego.
RispondiEliminapartendo da patrasso per milano!!!!! :)
mamma mia, che posti paradisiaci... e la storia del basilico mi ha incuriosita proprio!
RispondiEliminaho appena scoperto il tuo blog e mi ritrovo già i profumi delle Grecia, bellissimo post!A presto, mi sono aggiunta ai tuoi sostenitori...
RispondiEliminaWhat a wonderful holdiday and I admire your love for plants and it's not surprising you have such a beautiful garden. Those peddlars shouting in the loudspeakers are gypsies and they pass from my house in Athens every Sunday morning. I see a picture of Nafplion. We were there two weeks ago and stayed in Tolo.
RispondiEliminaun bellissimo racconto, Annamaria, così il basilico del monte Athos e le altre piantine ora fanno parte del tuo splendido bosco-giardino :-))
RispondiEliminaun abbraccio !
Un post splendido!!! Complimenti per la ricetta gustosissima e per le bellissime e suggestive immagini! Un forte abbraccio
RispondiEliminaComplimenti per il post ! Grazie per il tuo comment su Aghios Fanourios. Un caro saluto.
RispondiEliminaHai fatto benissimo a prendere quello splendido basilico. Ogni tanto qui ne compra qualcuna al super, ma appena escono all'aria l'impatto con i cinquanta gradi locali e' letale nella maggior parte dei casi...
RispondiEliminaOttima la ricetta, preparata a regola d'arte :-)
che spettacolo!!!!!
RispondiEliminaun viaggio meraviglioso con profumata compagnia :))
anche io e Sa siamo stati in compagnia durante la vacanzina in Val Venosta, ho preso una piantina di genziana e di stella alpina per mia mamma, all'inizio della vacanza, l'abbiamo tenute in camera con noi e Sa ogni giorno si prendeva cura di loro :)
ottima ricetta, profumatissima e gustosa!
baciii
Irene: sono felice che condividi con noi il sano trasloco delle piante.
RispondiEliminaGrazie tante.
pips: bella la storia del basilico greco eh?
Chiara: grazie per essere diventata mia sostenitrice. A presto.
Ivy: I'm glad you enjoyed my vacation.
It is true we have a great love for plants.
Nafplio Beautiful huh?
A big hug.
See you soon.
Carola: È vero il basilico ormai si è ambientato completamente nel nostro giardino.
Un baciio.
Lady Boheme: sempre gentilissima.Grazie tante cara delle tue parole.
sandemetriobologna: grazie tante a te e al tuo blog.
arabafelice: in compenso chissà quante altre piante puoi coltivatre alla tua temperatura.
Chiara: meno male,pensavo che eravamo i soli a pernottare in albergo con le piante.
Un grande abbraccio a te e a Sa.
Un bacio e felice settimana!
RispondiEliminaEccomi! ora penso di essere finalmente nel posto giusto! In effetti mi sembrava un po' scarno "di là", ma pensavo fosse ancora tutto in fase progettuale...
RispondiEliminaScusami tanto: sono ancora molto rintronata dalla fine delle vacanze!!
Beh, leggendo il tuo post, sbirciando quelli precedenti e ammirando le foto...direi che ce n'è di materiale su cui soffermarmi piacevolmente nei prossimi giorni!
Che spettacolo al storia delle piantine e della macchinina estensibile al bisogno...tutto pur di tornare a casa con un bottino decisamente prezioso: brava!!
Sono molto felice di averti conosciuta.
a presto, un bacione
Hai ragioen: questo post e' un po' lunghino e adesso non ho tempo per leggerlo tutto, ma torno presto a finirlo. Amo viaggiare, mangiare e cucinare e la Grecia e' una delle mie mete preferite. Arrivederci a prestissimo
RispondiEliminaQuesto posto è affascinante, grazie mille per suggerirlo.
RispondiElimina