Il cammino continua per le strade di Bolzano.
Improvvisamente ci si trova catapultati indietro nel tempo e precisamente di 600 anni.
E' tanta la storia di questa birreria che vi vado a raccontare.
Si trova in via Andreas Hofer, in un vicolo che si chiama Ca de Bezzi e da quel vicolo prende il nome.
E' la più antica osteria della città.
Apre i battenti come ritrovo per artisti e da allora continua la sua tradizione anche come ristorante.
Dal 1404 la prima documentazione del luogo.
Dal 1889 ha inizio al suo interno,una raccolta straordinaria di ritratti, lasciati dagli artisti che vi vanno a bere un boccale di vino ( con soli quattro quattrini, l'equivalente di un Batzen ).
Nel 1944 a seguito dei bombardamenti sulla città,i dipinti vengono trasferiti a Vienna e a Monaco.
Purtroppo la guerra causa gravi danni a Ca de Bezzi.
L'osteria rimane in rovina fino al 20/03/1953 quando l'oste Joseph Waser acquista l'immobile.
Con l'aiuto dei Beni culturali l'antica struttura riprende i suoi splendori.
Tutti gli arredi e i dipinti che si sono salvati dalla guerra, riprendono il loro posto nei locali e nelle pareti e più belli di prima, con adeguato restauro.
Il mobilio andato perduto, sarà ricostruito nel rispetto degli antichi canoni, come le panche, le sedie, le varie decorazioni, i vetri etc...
Ma torniamo ad oggi.
L'osteria offre tante specialità di cucina sudtirolese.
Il menù è ricco e fantasioso.
Personalmente ho scelto dalla carta uno splendido orzetto alla trentina, caldo quanto invitante.
Seguito dalla padella dell'artista colmo di ogni ben di Dio: stinco di maiale, costarelle varie salsicce e wurstel e ovviamente una montagna di crauti.
Per finire la cena un bel dolce tipico ovviamente, lo zelten, con noci, fichi secchi, pinoli, uva sultanina, cedro candito.........e tanta tanta tanta passione per la propria terra.
Ah! non dimentichiamo la birra,una bella Bozner Bier, la birra locale di Bolzano, fresca di fermentazione e unica nel suo genere.
Nella birreria bolzanina la birra scorre direttamente dalla cantina alla Spina del banco.
Non è magia tutto questo ?
lunedì 27 dicembre 2010
domenica 26 dicembre 2010
A passeggio tra le birrerie di Bolzano

Magia di Natale ovunque a Bolzano, che proprio quest'anno celebra vent'anni di mercatino natalizio.Ma qui tra piccole casette di legno colme di presepi tagliati nel legno,pantofole di feltro ( comprate rosse per me,grigie per il mio lui),candele fatte a mano, strudel e zeiten e tanto altro ..........che si fa?Dopo un giro tra queste delizie,un bicchiere di vin brulè o di un punch alle mele che si fa o meglio dove si va?Ma certo si va per birrerie e che birrerie.
La prima si trova nel centro storico in piazza Erbe e si chiama HOPFEN & CO.
E' nata nel Medioevo come torre cittadina,dal 1600 la casa è citata negli annuali come GOLDENE GLOCKE ( campana d'oro ).Più tardi il bancone cedette il posto alla bottega del fabbro attiva fino al 1862.Tempi migliori arrivarono con la fondazione della Kaffeehaus Gostner, per oltre un secolo uno dei luoghi più amati della città. Dal 1998 i locali sono la casa della BOZNER BIER: HOPFEN & CO.
Osteria e birreria in un connubio unico.
Inconfondibile nel gusto e unica nell'aroma.Questa birra è prodotta secondo l'antica tradizione birraia utilizzando luppoli e malto di alta qualità.Naturalmente torbida e non filtrata, direttamente dal tino al proprio bicchiere.Fresca e genuina.


mercoledì 8 dicembre 2010
RICETTE TRADIZIONALI DALL'ARCADIA
IL MONASTERO FILOSOFU |
L'INGRESSO ALLA SCUOLA NASCOSTA |
LE PARETI DELL'AULA DELLA SCUOLA NASCOSTA |
LAGOS STIFADO ( stufato di lepre )
INGREDIENTI:
- una lepre
- mezzo kilo di cipolline
- 500 gr. di pomodorini
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
- 4 spicchi di aglio
- aceto da vino contadino ( qui si nasconde il segreto della riuscita dello stifado )
- un bicchiere di olio di oliva
- sale, pepe
- pimento
- tante foglie di alloro e cannella
PREPARAZIONE
Marinare dal giorno prima la lepre con
- vino rosso
- cipolla e aglio
- alloro,salvia e rosmarino
Aggiungiamo il concentrato di pomodoro e facciamolo insaporire a fuoco lento.Mettere i pomodorini e allungare con acqua.Far bollire per quasi due ore.
Nel frattempo cucinare in forno le cipolle.
Quando la lepre è cotta aggiungere le cipolle e un bicchiere di aceto. Lasciare nel fuoco ancora per 10 minuti.
LAGOS STIFADO |
domenica 5 dicembre 2010
Maccheroncini di Campofilone con i ricci di mare
Ricordando una piccola spiaggetta incastonata tra pineta e mare.Ricordando fondali dove l'acqua sembrava non esistere, talmente trasparente.Ricordando ricci di mare che abitavano in quel pezzo di terra incontaminata che si chiama......................ITACA.
Una ricetta dal profumo del mare,del sole e del sale.
INGREDIENTI:
E ..........Maccheroncini di campofilone.
PREPARAZIONE
Fate soffiggerre in una larga padella aglio,peperoncino con olio d'oliva e una punta di burro.
Rosolate nel soffritto i fiori di zucca.Aggiungete i gamberi e spegnete con un po' di vino bianco. Mettere un pizzico di fior di sale.Nel frattempo portate ad ebollizione l'aqua per la la pasta.Quando questa è cotta buttarla nella padella con il condimento.Aggiungere la polpa d riccio.Grattugiate sopra la bottarga e cospargete di prezzemolo.Accompagnare il piatto con birra trappista
E BUON APPETITO.
Una ricetta dal profumo del mare,del sole e del sale.
INGREDIENTI:
E ..........Maccheroncini di campofilone.
PREPARAZIONE
Fate soffiggerre in una larga padella aglio,peperoncino con olio d'oliva e una punta di burro.
Rosolate nel soffritto i fiori di zucca.Aggiungete i gamberi e spegnete con un po' di vino bianco. Mettere un pizzico di fior di sale.Nel frattempo portate ad ebollizione l'aqua per la la pasta.Quando questa è cotta buttarla nella padella con il condimento.Aggiungere la polpa d riccio.Grattugiate sopra la bottarga e cospargete di prezzemolo.Accompagnare il piatto con birra trappista
E BUON APPETITO.
martedì 30 novembre 2010
FARAONA CON BIRRA TRAPPISTA ALLA .......TSEREPA
Questa è la tserepa.Ok! voi mi direte ma che cosa è la tserepa?
La tserepa rappresenta un antico modo di cottura utilizzato nell'isola di Itaca.Era considerato il forno dei poveri.Il gusto del cibo cucinato con la tserepa è incomparabile.
Attualmente esiste solo un vecchietto, in questa isola, capace di costruire la tserepa, che è fatta di terracotta e peli di capra.
Non è stato facile convincere l'artigiano a vendermi la tserepa, visto che ne costruisce solo un paio all'anno.Ma qui devo dire che ho avuto delle raccomandazioni in riguardo,visto che mio marito è greco.
Ebbene appena portata a casa ho pensato di utilizzarla subito al meglio con questa ricetta che ora vi dirò.
Innanzitutto preparare il fuoco con legna di quercia, ulivo,pigne e carbone a grossi pezzi.Quando la brace è pronta, posizionare la tserepa per raggiungere la sua temperatura.
Nel frattempo preparare la faraona
Mettere nel mortaio di rame, timo,sale gosso al timo,pepe nero e pestare bene bene.Nel coccio di cottura porre olio,succo di limone, birra,il trito di aromi e condire la faraona insieme alle patate tagliate a grossi pezzi. Mi raccomando mischiare il tutto rigorosamente con le mani.Coprire il coccio con alluminio.Quando la tserepa è pronta( il suo interno deve diventare bianco)mettere il coccio al di sotto.Coprire la tserepa con la brace ardente e far cuocere il tutto per circa due ore.
INGREDIENTI
- 1 faraona
- 1 bicchiere di birra trappiasta ( es.Orval )
- il succo di un limone
- 4 spicchi di aglio (di Cefalonia)
- 2 tazzine di olio EVO
- 1 cucchiaino di thrumbi ( spezie greca delle isole ionie)
- 1 mazzetto di timo al limone
- pepe nero lungo
- Sale al timo ( comprato a Zante )
- patate
e..................Tserepa
PECCATO CHE COME UNA STUPIDA NON HO PENSATO A FARE UNA FOTO DEI RISULTATI OTTENUTI( non avrei mai detto che di ciò ne avrei fatto un post) ma......fatevi una idea con la foto di una ricetta precedente eseguita sempre con la tzerepa ( capretto)
La tserepa rappresenta un antico modo di cottura utilizzato nell'isola di Itaca.Era considerato il forno dei poveri.Il gusto del cibo cucinato con la tserepa è incomparabile.
Attualmente esiste solo un vecchietto, in questa isola, capace di costruire la tserepa, che è fatta di terracotta e peli di capra.
Non è stato facile convincere l'artigiano a vendermi la tserepa, visto che ne costruisce solo un paio all'anno.Ma qui devo dire che ho avuto delle raccomandazioni in riguardo,visto che mio marito è greco.
Ebbene appena portata a casa ho pensato di utilizzarla subito al meglio con questa ricetta che ora vi dirò.
Innanzitutto preparare il fuoco con legna di quercia, ulivo,pigne e carbone a grossi pezzi.Quando la brace è pronta, posizionare la tserepa per raggiungere la sua temperatura.
Nel frattempo preparare la faraona
INGREDIENTI
- 1 faraona
- 1 bicchiere di birra trappiasta ( es.Orval )
- il succo di un limone
- 4 spicchi di aglio (di Cefalonia)
- 2 tazzine di olio EVO
- 1 cucchiaino di thrumbi ( spezie greca delle isole ionie)
- 1 mazzetto di timo al limone
- pepe nero lungo
- Sale al timo ( comprato a Zante )
- patate
e..................Tserepa
PECCATO CHE COME UNA STUPIDA NON HO PENSATO A FARE UNA FOTO DEI RISULTATI OTTENUTI( non avrei mai detto che di ciò ne avrei fatto un post) ma......fatevi una idea con la foto di una ricetta precedente eseguita sempre con la tzerepa ( capretto)
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