paesi arroccati sulle rocce |
Sono bastate appena 48 ore trascorse in costiera amalfitana
per accorgersi che il paradiso ancora esiste.
In un attimo ti ritrovi catapultato in un’altra dimensione
dove il profumo di limone si mescola al verde delle terrazze e al blu cristallino del mare. Immersi in questo
cocktail mediterraneo il tempo assume un altro spazio, quasi infinito dove le
giornate sembrano non voler mai finire.
Una terra dalla storia antichissima, fatta di repubbliche
marinare, di giardini babilonesi e di influenze arabe. Il protagonista
indiscusso di tutto ciò è un limone o meglio il limone sfusato amalfitano.
Sembra strano, quasi ridicolo, come un semplice agrume possa aver cambiato i
connotati di un piccolo lembo di mondo. Eppure è così.
I limoni giungevano nella costiera dai porti d’oltremare, ma
quando nel 200 i traffici marittimi cominciarono a diminuire, il fabbisogno
locale non era più sufficiente.
Bisognava inventarsi qualcosa e provare a coltivare questo
agrume a kilometro 0, ma come fare? Ripide vallate, scoscesi terreni non erano
sicuramente i luoghi più adatti a
tutto questo.
giardini pensili |
Furono gli arabi a venire in soccorso alla popolazione
amalfitana e come? Insegnando loro le tecniche di cotivazione e il vero valore
di questo frutto.
giardini di limoni |
Non più solo pianta ornamentale, ma anche risorsa alimentare
e medica.
terrazze infinite |
Furono gli arabi a portare in questa terra le conoscenze
riguardanti i sistemi di irrigazione e le costruzioni dei terrazzamenti
utilizzate da quel momento in poi dagli abitanti locali. E così poco per volta
tutta la zona si è venuta a trasformare in un grande giardino babilonese.
Un grande giardino che alla fine dell’800 divenne grandissimo,
tanto che la costa d’Amalfi venne denominata la costa dei limoni. Furono
distrutti vigneti, oliveti e carrubeti.
Furono dissodati boschi per fare più spazio alla
coltivazione dei limoni.
uomo e natura |
Fu questo il momento in cui l’uomo con le mine, con il
piccone e anche con le sole mani nude seppe creare una meraviglia di ambiente.
Mine per frantumare la roccia. Terra trasportata a braccia
da colline sovrastanti, per colmare i ripiani. L’uomo la natura e nient’altro.
Si costruì enormi vasi fatti col terreno e interi muri di
pietra di contenimento.
Un ‘opera di grande ingegneria umana.
E’ proprio questa che alla fine ti colpisce ancora oggi più
di ogni altra cosa. Più dello spendido mare, dei magnifici paesini diroccati su
colline a strapiombo. Più delle cupole maiolicate che ergono con i loro colori
richiamanti i terrazzamenti della costa.
Sopra tutto c’è la forza e l’amore dell’uomo per la sua
terra.
L’uomo che ha saputo strappare alla natura il suo aspetto selvaggio, senza mai però
annientarla. L’ha saputa addolcire, quasi rimodellare, proprio come avrebbe
fatto uno scultore alle prese con del marmo.
Come avrebbe fatto un pittore, colorandola con i gialli più
svariati.
Come un artista innamorato della propria arte.
Ed è proprio l’amore che traspare da queste colline, un
amore senza fine.
Eppure appena entri in questo mondo, quasi non te ne accorgi
della vastità di tutte queste piantagioni. Talmente preso dal cambio del
panorama, tra mare verde e cielo.
Poi all’improvviso è come se l’occhio si adattasse meglio
all’ambiente circostante e di colpo da ciechi si tornasse alla vista. Adesso ho
capito il perché di tutto questo limoncello venduto in ogni millimetro di
spazio. Del perché immagini di limoni sovrastano, più di ogni altra cosa,
interi paesi. Perché il limone per queste terre hanno rappresentato tutto.
Intere famiglia dedite alla sua coltivazione, alla sua vendita.
Il limone come sostentamento per vivere, il limone come
vita.
il Duomo di Amalfi |
il pozzo dei dedideri |
una monetina per ritornare |
Oltre alle riflessioni però il viaggio continua e così ormai
per consuetidine entriamo in un negozietto di antichità di Amalfi e vedendo che
aveva anche libri chiedo di qualcosa che riguardasse la cucina tipica. “ No non
ne abbiamo, anzi ne ho solo uno monotematico sul limone “ risponde il
proprietario. Mi porge un volume dalla copertina disegnata con una vecchia
bilancia carica di limoni. Una rapida occhiata e dico “ lo compro “.
Continuiamo il nostro giro, ma i morsi della fame del “
socio in cucina e giardiniere a tempo perso “ ci fanno ritrovare seduti davanti
al duomo con una birra lui e un prosecco io, giusto per aspettare la cena.
Bè la visuale non è niente male, anzi splendida. Il tempo è
mite e sembra quasi essersi fermato.
Sfoglio alcune pagine del libro appena comprato, basta un
attimo per capire che è meraviglioso, scritto con l’animo.
Il libro si chiama “ il limone della costa d’Amalfi, ricette
storia arte “.
Lo scrittore Ezio Falcone non lo conosco e così tiro fuori
dalla mia borsa il mio mondo virtuale ( Ipad ) e digito il suo nome.
Che tristezza scoprire che una persona della quale ho appena
saputo l’esistenza, non esiste più,stroncato a marzo improvvisamente.
Riprendo il libro in mano ed al tatto già lo sento diverso,
più prezioso, più unico.
Le parole acquistano un significato più profondo, quasi come
se mi volessero trasmettere una spinta per divulgare la sua voce, il suo
pensiero.
Quest’opera infatti è stata ideata da Falcone per cercare di
rinfondere negli animi delle persone l’antica passione per la coltivazione del
limone. E’ da tempo ormai che l’uomo, quello stesso uomo che prima ha strappato
alla terra quest’angolo di paradiso, si è un po’ arreso. Un lavoro troppo
grande per un così piccolo guadagno. E così dove l’uomo si lascia andare, anche
la natura si abbandona. Le Nazioni Unite hanno invitato a questo proposito tutti i paesi del mondo a proteggere i
terrazzamenti come salvaguardia del paesaggio.
Quest’opera monumentale che nel tempo è stata creata non
deve andare persa, non solo per l’aspetto naturalistico , ma soprattutto per
l’aspetto culturale .
Come si protegge un monumento attraverso i restauri fatti
nel tempo, per mantenere sempre viva una pagina di storia, così si deve fare
per quanto riguarda i terrazzamenti amalfitani.
Solo che in questo caso è l’animo dell’uomo che deve andare
restaurato. Bisogna riaccendere i sentimenti verso il passato, se si vuole
vivere il presente, pensando al futuro.Bisogna ripensare all’instancabilità di
migliaia di donne protagoniste delle fasi più delicate di questo duro lavoro,
dal trasporto fatto a spalla in ceste chiamate bomboniere, alla selezione e
sistemazione nella casse per la spedizione. Bisogna ripensare proprio a quelle
donne che ogni mattina prima di raccogliere il limoni si tagliavano le unghie e
indossavano guanti di cotone per non “ ferire “ anche solo leggermente la
scorza del limone e compromettere così quel magnifico frutto della terra.
Chissà forse era proprio tutto questo che doveva emergere
dal libro. Serviva un qualcosa per
“restaurare gli animi”, per infondere ancora nell’uomo la forza di
continuare ad andare avanti. Uno stimolo per non abbandonare tutto quello che
con fatica e pochi mezzi altri uomini, del passato hanno costruito.
Una piccola voce lanciata nel web, un piccolo sasso lanciato
a chi avrà mani per afferrarlo.
la mia bilancia di limoni |
A me adesso non rimane che riaprire quel libro meraviglioso,
scegliere una tra le splendide ricette riportate e continuare il mio viaggio
nella costiera divina tra sapori di terra al profumo di agrumi.
“ Arrosto di vitello con erbe al
limone “
Ingredienti:
1 kg. di vitello
Per la marinatura:
1 spicchio di aglio tritato
il succo di due limoni ( ovviamente della costa amalfitana )
la scorza di un limone ( solo la parte gialla ) tagliata a
julienne
3 cucchiai di aceto di vino
bianco
2 cucchiai di origano
( io ho usato origanum maJorana )
1 cucchiaio di timo ( io ho usato il timo al limone )
olio extra vergine d’oliva
grani di pepe nero pestati
sale q.b.
maionese all'Amalfi |
per la maionese:
1 spicchio d’aglio pestato
1 cucchiaio di origano tritato
olio extra vergine d’oliva
200 gr. di maionese
Procedimento:
Con lo spago da cucina legate la carne e mettetela in una
teglia.
In una ciotola preparare la marinata riunendo tutti gli
ingredienti elencati in ricetta e
versate la preparazione ottenuta sulla
carne lasciando marinare per circa due ore.
Far cuocere la carne con la marinata per 1 ora e 15 minuti.
In una ciotola versate la maionese ed aggiungere gli
ingredienti elencati in ricetta e mescolate con forza.
Lasciate riposare la salsa ottenuta per il tempo di cottura
dell’arrosto.
Togliete la carne dal fuoco, raffreddatela a temperatura
ambiente, eliminate la spago ed affettate l’arrosto.
Filtrare la salsa al limone ed addensarla con la farina.
Servite la carne con la salsina così ottenuta,
accompagnandola con patate arrosto e con la maionese all’origano.
E per finire da questa terra speciale un frammento veramente speciale.
Mentre ce ne stavamo andando via, dalla macchina mi sono accorta di vedere una cosa alquanto insolita.
" fermati fermati che devo fotografare una cosa strana ". Quel gatto se ne stava li tranquillo e beato sdraiato su una grande foglia di una pianta grassa, come se fosse su un soffice divano. Non so perchè ma per un attimo mi è sembrato di essere entrata come Alice nel paese delle meraviglie. Bè a pensarci bene......... la costiera amalfitana è proprio il paese delle meraviglie!!!!!
Ci sono luoghi incantati e che lasciano senza fiato.
RispondiEliminaquando poi a tutto ciò si aggiungono suggestioni letterarie e delizie da assaporare, il ricordo diventa proprio indelebile.
Un post ricchissimo di informazioni e curiosità e cose belle da portarsi dietro per tutto il giorno.
Grazie davvero!
baci, buona giornata
buongiorno cara.
RispondiEliminararamente ti si vede ormai, ma quando torni lo fai alla grande!
gran bel post per un gran bel posto!
un caro abbraccio
irene
Accipicchia Annamaria: perche' non scrivi di piu'?...pero' no dai: e' bello aspettarti sicuri che ogni volta che torni, lo fai per regalarci poesia e saggezza. Magari potessi mettere le mani su un paio di quei bei limoni bitorzoluti e succosi!! Sono stata una sola volta in costiera, avevo solo 7 anni, ma ne conservo un ricordo meraviglioso. Grazie per avermi portato con te anche questa volta. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminaNon ho mai visitato questi bellissimi luoghi ma come sempre hai il dono di farmi viaggiare con te! Che meraviglia di post! Adoro quando ne racconti la storia, come se pian piano levassi un velo e lo fai sempre con rispetto, con ammirazione verso ogni cosa ed è un enorme piacere leggerti.
RispondiEliminaStupendo anche il piatto che hai realizzato! Un abbraccio a presto!
Quattro amiche tutte speciali, ognuna con la loro particolarità.
RispondiEliminaVi voglio un mondo dii bene e vi ringrazio tantissimo per l'affetto che mi state dimostrando.
Siete un tesoro.
Un grande abbraccio a voi tutte.
Amalfi is a beautiful place. I have a painting of Amalfi Coast over my desk which was gifted to me by my late brother when he and his family visited Amalfi in 2006. Thanks for the history of the place which I did not know. The roasted beef with mayonnaise sounds delicious.
RispondiEliminaannamaria! anche io rischio di ripetermi ma...
RispondiEliminache post meraviglioso!!!! interessantissime le informazioni e molto emozionante il tuo incontro con quel prezioso libro!!!
non ci crederai! per il prossimo fine settimana avevo quasi in programma di andare a scoprire la splendida costiera ma poi ho preferito rimandare per partecipare ad un'iniziativa bellissima ( spero) musica nel bosco nella bellissima cornice della riserva naturale abbadia di fiastra
dopo aver vista la costiera da te non vedo l'ora di andare!!
meravigliosa la tua bilancia di limoni e l'arrosto!
e la maionese!!!! adoro l'origano!! mi fa pensare alla grecia :)
grazie di cuore per così tanta magia !!
Ivy: You're right the Amalfi coast is beatiful.
RispondiEliminaI'm gland you enoteca my post.
A hug.
Chiara: grazie tante delle belle parole. È vero quel libro è stupendo sotto tutti i punti di vista. Che bellissima esperienza dovrà essere la musica da bosco.
Se non ero impegnata sarei venuta volentieri anch'io, così avrei fatto anche la tua conoscenza.Conoscersi in un bosco non è da tutti i giorni. Va bè ci saranno sicuramente altre possibilità. Mi raccomando aspetto con ansia le tue sensazioni dall'abbadia. Un grande abbraccio.
Bellissime immagini e una ricetta prelibata e invitante!!!! Complimenti per il fantastico post!!! Un abbraccio e felice giornata
RispondiEliminaLady Boheme: è un grande onore per me ricevere i tuoi complimenti.
RispondiEliminaSono felice che il mio post ti sia piaciuto.
Ti mando un grande abbraccio, felice giornata anche a te.